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XVIII municipio: aggredito da un consigliere, si dimette il presidente Benedetti

Il presidente del consiglio municipale, Fabio Benedetti (PDL), lascia l'incarico dopo l'aggressione di un consigliere del suo partito. Smentite dal municipio e sui reali motivi dell'abbandono nasce un giallo

Che nel Pdl nazionale e romano non tiri aria buona è cosa ormai acclarata. Che però addirittura si arrivi alla violenza fisica tra compagni di partito è una cosa che era difficile immaginare. Eppure è quanto successo nel XVIII municipio dove il presidente del consiglio Fabio Benedetti, del Pdl, ha ieri rassegnato le dimissioni, annunciando contestualmente, tramite un comunicato stampa, di averlo fatto a causa di un'aggressione ricevuta.

L'aggressione, secondo quanto riportato da Benedetti sarebbe avvenuta "al termine del Consiglio del 7 Aprile 2010 e di essere stato ricoverato presso il pronto soccorso con diagnosi di trauma cranico, diplopia visiva e distrazione del rachide cervicale. Tale episodio è di una gravità impensabile e indica l'esistenza di un clima insostenibile e realmente ostacolante per il sereno svolgimento delle attività Municipali. Da anni ricopro incarichi all'interno del Municipio e mai si era verificato un episodio di aggressione fisica brusca e lesiva nei confronti di un esponente politico. Serve una profonda e seria riflessione all'interno dell'esecutivo romano del PdL, per condannare pubblicamente e fermamente tali gesti, con posizione di ferma e netta distanza da atteggiamenti pretoriani, che non si accordano né con il senso civico, orientato a cooperare per il bene della collettività, né con il senso democratico e il rispetto umano che ispirano le linee guida del nostro partito".

L'episodio però viene smentito dal XVIII municipio secondo il quale "non risulta al momento alcuna notizia ufficiale di aggressione ai danni di Fabio Benedetti come da lui riferito nel comunicato stampa. Di ufficiale risulta invece, la richiesta di revoca della carica di Fabio Benedetti firmata da 16 consiglieri della maggioranza del PDL, motivata dalle sue ripetute violazioni al regolamento dell'assemblea e formalizzata proprio questa mattina".

Dal Pd parla il consigliere provinciale Alberto Filisio: "E' inaccettabile l'uso della violenza e per questo a Benedetti esprimo piena solidarietà. Davanti a un episodio come questo non si può però chiudere gli occhi. Si rivela, infatti, in modo chiaro la situazione di un Pdl al governo del municipio allo sbando, dilaniato da fratture interne e più concentrato nella resa dei conti che sulle tante esigenze del municipio: dalla sicurezza, ai trasporti, alla viabilità".

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