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Aurelio, l'opposizione lancia Monnezzopoli: "Il nuovo gioco per mandare a casa Marino"

La provocazione è stata lanciata dai consiglieri di opposizione del XIII Municipio. "E' da settembre che chiediamo un consiglio tematico sui rifiuti, ci sono voluti tre mesi"

Si chiama Monnezzopoli, il gioco provocazione lanciato dai consiglieri di opposizione nel Municipio Aurelio. Un Monopoli, il classico gioco da tavolo dove chi vince ha il monopolio, appunto, del mercato immobiliare, rivisitato in chiave 'rifiuti'. 

Le caselle del tabellone sono sostituite con immagini di cassonetti stracolmi di spazzatura, raccolte nei mesi tramite segnalazioni dei cittadini. Al centro la scritta Monnezzopoli e la faccia di un sindaco sorridente con tanto di slogan elettorale, "Daje". Un gioco ironico, per denunciare ancora una volta la questione 'monnezza', arrivato a conclusione di un consiglio tematico che l'opposizione chiedeva da tempo. 

"E' dal mese di settembre che chiediamo un consiglio sui rifiuti, perché se il caso è scoppiato a dicembre, noi qui abbiamo inquadrato l'emergenza ben prima". Raimondo Fabbri, capogruppo Ncd del XIII, è tra i consiglieri che ieri durante il consiglio tanto atteso ha chiesto "una chiara rendicontazione dell’utilizzo fatto dei 5 milioni di euro stanziati a gennaio per potenziare la raccolta rifiuti". E che ha presentato un Odg, bocciato, in cui "si chiedevano le dimissioni di Estella Marino”.

"Non è possibile tollerare ancora l’incapacità della responsabile all’ambiente e alla gestione dei rifiuti, dopo la pessima figura, a livello mondiale, fatta da Roma e da ultimo la nomina di Strozzi come amministratore delegato di AMA senza un’attenta valutazione dei suoi trascorsi in altre aziende. Basta con lo scaricabarile, i cittadini vogliono amministratori che trovino soluzioni e non paraventi per mascherare le proprie incapacità”. 

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