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Monte Spaccato Montespaccato / Via di Vallelunga, 8

Montespaccato: RSA, i lavoratori protestano contro i tagli del personale

Questa mattina a Montespaccato i dipendenti della Rsa "Ancelle Francescane del Buon Pastore" hanno manifestato contro la riorganizzazione dell'assistenza ai pazienti

Trenta lavoratori della Casa di Cura "Ancelle Francescane del Buon Pastore" di Montespaccato hanno manifestato questa mattina contro la riorganizzazione del personale addetto all'assistenza ai pazienti, deliberata dalla Direzione amministrativa e da quella sanitaria della struttura.

Sotto accusa gli ultimi decreti commissariali regionali, riguardanti le Rsa con oggetto la Lungodegenza Medica (cod. 60) e la Medicina Fisica Riabilitativa (cod. 56). Decreti che impongono una forte riduzione del personale dedicato all'assistenza (infermieristica e degli operatori di supporto), nella fattispecie durante il servizio notturno, dalle ore 21 alle 7.

"Attualmente la Casa di Cura dispone di 100 posti letto, dedicati agli ospiti della Rsa, suddivisi in due padiglioni, uno composto da 3 piani e l'altro di 4 piani - spiega Emiliano Meli, operatore socio sanitario della struttura -. Con la nuova pianificazione, in atto dal 17 giugno, l'assistenza è composta da 2 soli infermieri e altre 2 figure di supporto. Nella Unità Operativa di Lungodegenza Medica Post-Acuti, sono presenti 52 posti letto, suddivisi in 2 piani: durante il servizio notturno viene garantita l'assistenza di 2 infermieri e 2 operatori di supporto".

Situazione analoga nella Unità Operativa di Medicina Fisica Riabilitativa, in cui i 49 posti letto, dislocati lungo 2 piani, sono assistiti da un unico infermiere, accanto ad un operatore di supporto.

"Io e mia moglie lavoriamo in questa struttura da 13 anni - racconta Emiliano Meli -: non riesco più a pagare il mutuo di casa. È impossibile garantire efficienza e qualità del servizio in queste condizioni. Il direttore sanitario Di Chio ha parlato di carenza di risorse economiche, chiamando però una cooperativa a lavorare nella Casa di Cura. Crediamo fortemente che i requisiti minimi assistenziali dovrebbero essere rielaborati, considerate le difficoltà legate alle gravi patologie dei degenti ospitati dalla Rsa".

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