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Giovedì, 18 Aprile 2024
Pineta Sacchetti Valle Aurelia / Via della Pineta Sacchetti

Alcol, sesso e bisogni all'aria aperta: a Pineta Sacchetti il parco "dell'orrore"

"Delle persone mi hanno seguito perché facevo delle foto alle bottiglie in terra. Ho chiamato la Polizia". Gianluca era con il figlio di 9 anni nel giardino vicino casa. "Questo sindaco ci ha abbandonato"

Esci a passeggio con tuo figlio e ti trovi davanti il set di un film horror. Accanto a distese di birre vuote e rifiuti vari che invadono il prato, abbiamo alberi scambiati per bagni pubblici, prostituzione alla luce del sole, cartoni con tanto di cuscini che fanno da giaciglio ai clochard, che ora una dimora fissa ce l'hanno. Uno scenario desolante dove portare un bambino di nove anni, specie se il tragitto finisce con l'arrivo di due volanti della Polizia. 

"E' qualcosa di vergognoso lo stato di quel giardino, non ho mai visto niente del genere, sto cercando di raccogliere firme nel quartiere per porre il caso all'attenzione delle istituzioni". Giacomo abita a Pineta Sacchetti. Ci racconta di una triste disavventura che è insieme appello, denuncia, sfogo di chi non ne può più di fare il cittadino di serie b. E sintomo, l'ennesimo, di una periferia che scoppia. "Sembra una favela, non vorrei esagerare ma davvero il parco del nostro quartiere è diventato invivibile, un operatore del Servizio Giardini mi ha raccontato che tutti i giorni vede ragazzi che si prostituiscono qui nel parco, è un vero spaccato di abbandono. Ieri non ci crederai ma ho avuto paura sul serio, perché c'era mio figlio piccolo". 

E' domenica, sono le 10 del mattino. Intento a camminare e a farsi spazio tra letti di fortuna fatti di cartone e resti di un continuo 'bivaccare', Gianluca si ferma a fare delle fotografie a quel degrado "che è urgente denunciare". Ma, a quanto ci racconta, c'è chi non gradisce l'occhio dello smartphone.

"Mentre uscivamo, subito dopo aver fatto le foto, mi sono accorto che degli uomini del gruppetto che sta sempre lì a bere birra, ci guardava fisso, mio figlio mi ha chiesto 'papà perché ci guardano così'?. A quel punto ho accellerato il passo, verso l'uscita, ma mi sono accorto che quei tizi ci seguivano". Qualche minuto di paura, il passo svelto verso l'uscita e poi la chiamata al 113. 

"Ho chiamato la Polizia perché mi sono sentito da solo. Nel parco c'era qualcun altro con me, un altro papà con un bambino, ma nessuno si è avvicinato se non dopo quando ero già fuori". Gli agenti sono arrivati sul posto e hanno identificato tutti i presenti, Gianluca compreso, assicurandosi però che attendesse fuori dal parco. Poi una delle volanti lo ha riaccompagnato a casa insieme al figlio. Non è successo niente, niente di grave. Ma abbastanza per far gridare a uno scandalo che tocca tutti i quartieri fuori dalle Mura. 

"Il Sindaco Marino, e anche il presidente del municipio Valentino Mancinelli, se ne fregano di tutto e di tutti. Si pensa tanto al centro storico senza renderci conto che si permette a questa gente di bivaccare, ubriacarsi, urinare, defecare ecc davanti a noi ma soprattutto davanti ai bambini. Questo non è il mio sindaco. E' una vergogna". 

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