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Aurelio Valle Aurelia / Via Francesco Albergotti

Auditorium Albergotti: le fiamme spazzano via un sogno atteso da 13 anni

Il cantiere partì nel 2003. E' costato ai romani circa 4 milioni di euro. A metà mese il minisindaco Castagnetta annunciava soddisfatta: "Ultimi lavori per copertura e impianto antincendio"

I lavori erano appena ripartiti dopo l'ennesimo stallo, l'apertura attesa da 13 anni era alle porte. In municipio si ragionava di appalti, assegnazioni, destinazioni d'uso. Ma le fiamme che mentre scriviamo ancora si propagano dalla cupola di rame e cemento, spazzano via il sogno tanto atteso. L'Auditorium Albergotti fulcro di un polo culturale e sociale pronto finalmente a rianimare il quadrante di Trionfale? Non più. L'incendio di questa mattina rimanda inesorabilmente il taglio del nastro. Il quartiere aspettava dal 2003. 

Un cantiere eterno costato alla cittadinanza intorno ai 4 milioni di euro, una serie infinita di avvisi pubblici e affidamenti, opposizioni al progetto dalle varie parti politiche, fino all'ultimo finanziamento della scorsa amministrazione dem per le arredature finali. L'idea era di farci un teatro aperto a tutti i cittadini del XIII municipio, circa 180 posti, corredato dalla fermata metro Cornelia e dal parcheggio (anche questo abbandonato e trasformato in una dimora per clochard). 

Una delle tante "incompiute" della Capitale. Un mini distretto della cultura rimasto sulla carta, noto più per le condizioni di degrado e insicurezza dell'Auditorium-cantiere, a volte fermo mesi. E per un triste fatto di cronaca servito a consolidare la pessima fama. La notte del 30 aprile 2011, una 17enne fu aggredita e stuprata da cinque coetanei filippini dentro la struttura. L'area tornò così al centro di polemiche e scaricabarili, senza alcun cambiamento immediato se non una recinzione per impedire l'accesso. "Accusiamo la destra di non aver completato l’opera è da 3 anni ferma e senza vigilanza" tuonavano allora dal Pd municipale. Anche se, a onor del vero, i fondi stanziati dal Comune (dopo quelli del primo bando che era provinciale) verranno bloccati negli anni dell'ex sindaco Veltroni, biennio 2006-2008. 

Attacchi e polemiche si ripropongono oggi, a poche ore dallo scoppio rogo che almeno temporaneamente sembra mettere la parola fine all'odissea. "Intorno a quest'opera non c'è mai stata la dovuta attenzione - commenta il capogruppo FdI in municipio, Marco Giovagnorio, sul posto durante l'incendio - prima il cantiere mai finito con tutto il degrado annesso che ben conosciamo, poi le condizioni di lavoro. Ancora le cause sono da chiarire, ma le prime fiamme sono partite dal luogo dove stavano terminando i lavori. Senza contare che la ditta non aveva nemmeno gli estintori, glieli hanno prestati dal benzinaio di fronte. Sicuramente va fatta chiarezza sull'accaduto"

Responsabilità a parte, l'incendio sa davvero di beffa dopo una serie infinita di danni. Solo a metà novembre la minisindaca Giuseppina Castagnetta rivendicava e festeggiava su Facebook: "Da tre giorni sono ripresi a pieno ritmo i lavori presso l'Auditorium di via Albergotti". Mancavano interventi proprio sulla cupola andata a fuoco. "Squadre di tecnici del Municipio sono all'opera per risolvere alcune criticità insorte nel corso del lungo periodo di inattività dell'opera". Nel dettaglio: "Sono state rimosse vetrate rovinate e parti del tetto deteriorate dall'esposizione agli agenti atmosferici: è dunque prevista la sostituzione delle vetrate ed il ripristino di quelle parti della copertura che mostrano danni da umidità". I lavori servivano anche "per portare a compimento l'adeguamento anticendio della struttura"

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